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La mia recensione del film Noah

Sono andato a vedere Noah sperando che fosse un grande film, il trailer e gli effetti speciali promettevano bene così come il casting; Non mi aspettavo una riproduzione fedele di quello che la Bibbia narra (trattandosi sempre di un film made in Hollywood) ma nemmeno un completo stravolgimento dei fatti e dei personaggi.

Non mi ha sorpreso leggere, successivamente, che il regista Darren Aronofsky ha dichiarato al “The New Yorker” che è il film “meno Biblico” mai realizzato. Il suo scopo era di creare una versione alternativa alla storia della Genesi.

Come Teologo vorrei riportarvi i 6 errori che, tra i tanti, credo hanno rovinato il film:

1. Noè non era distante da Dio.
Nel film Noè (Russel Crowe) percepisce in sogno, da un “Creatore” sconosciuto, che la terra sarebbe stata distrutta con il diluvio. In Genesi invece (6:13, 7:1, 8:15) Noè è amico Dio e in continua comunicazione con Lui.

2. I figli di Noè avevano delle mogli nell’arca.
Nel film solo uno dei 3 figli di Noè aveva preso moglie e c’è tutta una lotta tra padre e figli per la ricerca della futura moglie. In Genesi 6:18 Dio dice chiaramente a Noè di entrare nell’arca con i suoi figli, moglie e mogli dei figli.

3. Non c’era nessun discendente di Caino nell’arca.
Per rendere il film più avvincente (nonostante l’abbia trovato molto lento e ripetitivo a tratti) il regista permette al Re nemico Tubal-Cain (Ray Winstone) di salvarsi dal diluvio ed entrare nell’arca per poi sedurre uno dei figli di Noè e quindi combattere con Noè.

4. Noè non ha ricevuto aiuto da creature rocciose per costruire l’arca.
Aronofsky ha preso in prestito una strana e antica tradizione mistica Giudaica dove gli angeli di Dio dopo la creazione vengono intrappolati in corpi di roccia e cacciati dal celo sulla terra per aiutare gli umani. In 2 Pietro 2:4 è chiaramente scritto che tali angeli disubbidienti furono rinchiusi all’inferno e non hanno sicuramente aiutato gli uomini.

5. Noè non era un killer spietato che per fermare la moltiplicazione della razza umana era disposto anche a uccidere la propria prole.
Nella seconda parte del film Noè diventa un pazzo psicopatico che vuole fermare ogni forma di vita umana sulla terra compresa la sua famiglia. La Genesi racconta che Noè era stato scelto da Dio per ripopolare la terra essendo un uomo integro (Genesi 9:1).

6. Il Creatore non è un assassino senza cuore.
Il film disegna una trama ben definita, dove Dio è un omicida assettato di vendetta nei confronti della Sua creatura. Ci sarebbe tanto da dire su questo punto, ma rimango dell’opinione che è un film che non consiglierei a nessuno per la sua incoerenza con la storia originale e la lentezza, a tratta noia, della nuova storia raccontata.

Antonio Morra
GSC Team